TGCOM24.IT – Uno dei più noti coach italiani è Made in Parma

La sua mission: potenziare le tue risorse per vivere insieme i tuoi sogni

Ho deciso di intervistare Alessandro Cassano, un’altra eccellenza del nostro Paese. Personal trainer associato alla Federazione Italiana  Fitness, ha frequentato diversi Master, specializzandosi in coaching e PNL (programmazione neuro linguistica )  ed è dipolomato e membro ICF GLOBAL FORMANDOSI ALLA Scuola “ALLENATI PER L’eccellenza” la più importante in Italia accreditata ICF ( International coach federation ) . Nel suo caso personal trainer e coach sono due facce della stessa medaglia per il raggiungimento del benessere a 360 gradi; “l’aspetto mentale e motivazionale sono fondamentali”-dice Alessandro Cassano-“ho sempre messo in atto questi metodi, seguendo anche professionisti  del mondo dello sport, ex calciatori di serie A che oggi sono o allenatori, o formatori, come Marco Marchionni, ex Juve, Gianni Munari, ex calciatore, oggi osservatore calcistico del Parma, Giovanbattista Venditti, ex nazionale italiana rugby ruolo tre quarti ala, Amauri ex calciatore italiano di diverse  squadre serie A e nazionale italiana , Matteo Azzali ex agonista e oggi maestro di pugilato fondatore di una delle più importanti scuole di pugilato in parma kid Saracca. A loro dò supporto con programmi di allenamento ad alta intensità ma soprattutto a livello motivazionale, per me è la base di tutto, armonia di equilibrio esteriore e interiore”.

Come è iniziata questa passione poi diventata professione?

“Ho iniziato a praticare arti marziali nella mia città natale: Taranto dove ho conseguito la cintura nera di karate stile Shotokan. Nel settembre del 2000 ho deciso di trasferirmi a Parma dove ho iniziato a frequentare dei corsi di Wing Tsun  (stile di kung fu praticato a mani nude) rimanendone fortemente affascinato. La passione per quel nuovo stile di combattimento, mi spinse nel 2002 ad iniziare un percorso di lezioni private e tramite il duro allenamento sono arrivato nel 2008 ad indossare la maglia azzurra presso l’Accademia nazionale di Livorno con la federazione EWTO. Raggiunto questo  traguardo importante, ho incominciato con grande entusiasmo a insegnare e impartire lezioni private presso diverse strutture. Durante quegli anni, mi sono specializzato in difesa personale da strada presso la scuola “Bisaschi Self Defence”. Ho deciso a quel punto di diventare Personal Trainer iscrivendomi alla “Welness Academy ASI CONI” dove ho iniziato ad intraprendere un intenso percorso da istruttore sala pesi 1 e 2 e di integrazione alimentare e sportiva. E’ nel 2010 che ho iniziato la mia professione di Personal Trainer. In quell’anno, infatti, ho iniziato con lezioni private One to One, continuando la mia formazione tramite la collaborazione con diversi professionisti di sport da combattimento, conseguendo in quell’anno diplomi e master sia nell’ambito della difesa personale e soprattutto nel fitness . Oggi sono un Personal Trainer associato F.I.F, diplomato e specializzato in fitness metabolico, dimagrimento e functional training al femminile alla Federazione Italiana Fitness. Sono inoltre un LIFE SPORT COACH & COACH NLP  ( International Coach Federation”).La mia clientela si è ampliata e oggi, grazie al supporto del mio team, seguo 20/30 persone al giorno”.

Cosa vuole secondo te il cliente?

“Ho capito che il cliente cerca un supporto mentale. La forza è nel rapporto con le persone. Anche nella quarantena ho sviluppato progetti per la mia formazione professionale per essere sempre aggiornato e ancora più performante”.

Quali consigli dai per ripartire?

“Non bisogna focalizzarsi sulla negatività, certo la situazione attuale è preoccupante, ma bisogna vedere la luce in fondo al tunnel e reagire, è inutile demoralizzarsi, bisogna cercare soluzioni. Lo sport per me è sinonimo di benessere fisico e mentale, aiuta a resistere e ad andare avanti. La motivazione è dentro di noi, mai lasciarsi andare, ognuno ha dentro se stesso la forza e non deve mai abbattersi moralmente”.

Hai ideato il metodo Trivo, di cosa si tratta?

“ La mia metodologia di training risolutivo intenso verso l’obiettivo è interamente incentrato sulle esigenze personali del cliente. L’obiettivo del metodo è quello di costruire un equilibrio psico-fisico e una relazione autentica tra il coach e il cliente attraverso la fiducia, l’alleanza  e la condivisione. Il punto di partenza di TRIVO è la smarterizzazione degli obiettivi. Durante il processo di smarterizzazione, il coach tramite l’utilizzo di domande “potenti” supporta il cliente nella definizione concreta dei suoi obiettivi personali che vengono formulati in modo specifico, misurabile, temporizzato e reale. La definizione degli obiettivi tramite la tecnica SMART è fondamentale nell’inizio del loro percorso di evoluzione.Tutto il mio metodo di allenamento è improntato sul training “ONE TO ONE”, attraverso il quale il coachee arriva alla conoscenza delle sue risorse e dei suoi limiti. E’ proprio attraverso la presa di coscienza dei suoi punti di forza e debolezza che il cliente, tramite il duro allenamento che pianifico e seguo con cura, riesce a raggiungere gli obiettivi stabiliti. Ogni allenamento è una occasione unica per monitorare gli obiettivi dei  miei clienti, ascoltare le loro necessità, comunicare i successi raggiunti e spingerli  a fare sempre di più. Il costante incitamento che fornisco durante le sedute di allenamento sostiene i miei allievi nel loro processo di cambiamento psico-fisco, li incita a scavalcare i propri limiti, a rielaborare i loro comportamenti sabotatori e a trovare le motivazioni per migliorarsi anche nei momenti di difficoltà. Il metodo è sempre centrato One to One attraverso il quale si conoscono risorse e limiti, un gruppo non è funzionale, ognuno è a sé, ha la sua resistenza, è tutto soggettivo. Sono fermamente convinto che sia importante il supporto mentale, per evitare e superare gli ostacoli, soprattutto in periodi particolari della vita di un atleta. Grazie al coaching e alla PNL riesco a far superare i problemi, facendo raggiungere l’obiettivo, anche in momenti difficili della propria esistenza”. 

 
Cosa significa per te il tuo lavoro?

“Ci credo fortemente, è una missione di vita.  Il mio motto è ….”il mio non è un lavoro, ma una missione.. it’s not a job, it’s my mission! Come coach amo trasmettere ai miei clienti entusiasmo, forza, passione e determinazione per aiutarli e sostenerli nel duro lavoro che intendono intraprendere e raggiungere così lo stato di benessere desiderato”.

Quali consigli daresti nella scelta di un personal trainer e un coach?

“Rivolgetevi sempre a un professionista, è importante, bisogna essere guidati, avere la giusta spinta e carica necessaria, regole e motivazione”

E come alimentazione?

“Non sono un nutrizionista ma quando ho un colloquio con un cliente glli consiglio sempre di essere supportato da un nutrizionista per fare un percorso completo e intelligente ; come integrazione bisogna fare un programma specifico per il singolo, “tailor made”, su misura, ognuno deve scegliere il proprio PT. Ogni persona deve chiedere al PT il suo percorso professionale, se è iscritto al CONI, se è in continuo aggiornamento, quale programma ha scelto per lui, perché e cosa sta facendo”.

Sei anche specializzato nell’allenamento funzionale al femminile

“Lavoro spesso a corpo libero con KETTLEBELL ; le donne solitamente non vogliono ingrossare i muscoli , ma tonificare, mantenendo la femminilità delle forme, gli uomini, invece, desiderano aumentare la massa muscolare, anche se la clientela è variegata, chi vuole dimagrire, restare snello, il benessere per me resta alla base.

Le persone vengono da me per stare bene anche a livello mentale, è un equilibrio a 360 gradi, il fisico rispetta l’equilibrio interiore, questa forma mentis deriva anche dalla mia formazione sportiva. Il coach deve partire da cio’ che è dentro di te, le aspettative, i miglioramenti desiderati, come si vede negli anni, cio’ che spinge a fare quel percorso. E’ un’esplorazione nel cliente per capire i valori che lo guidano per raggiungere l’obiettivo.

Domande, obiettivi, training one to one, condivisione per monitorare la crescita, motivazione, incitamento, costanza per la crescita psicofisica, questi alcuni punti essenziali.

Tutto cio’ permette di comprendere e quindi evitare successivamente i comportamenti negativi e depotenzianti nei confronti di se stessi e trovare motivazioni continue.

L’esplorazione serve a far vivere il valore nel modo giusto e non nella forma sbagliata”.

Come si forma un coach?

Aggiornamenti continui, serietà, puntualità, affidabilità, bisogna sempre chiedere al coach cosa si sta facendo, per cosa si sta lavorando e quale è la funzione utile per quel programma rispetto all’obiettivo prefissato”.

Moltissimi si sono allenati da remoto in questo periodo…

“Il contatto fisico, per quanto mi riguarda, è importante, ma è diverso interagire con il cliente dal vivo, motivandolo con il tono della voce, lo sguardo e a fine allenamento anche con una pacca sulla spalla!”